mercoledì 3 agosto 2011

Ed è subito shaker!

Sfogliando le riviste, visitando i tantissimi siti e blog di arredamento, sono sempre incantata dalle cucine in stile "Shaker", termine che qui da noi è pressochè sconosciuto.

Meglio fugare subito ogni dubbio, non deriva dal verbo Shake (agitare, mescolare...) ma dal nome di un movimento religioso nato nel XVIII secolo negli USA, appunto gli Shaker, una variante dei più noti quaccheri.
La loro filosofia di vita, e così i loro mobili, era ispirata all'essenzialità e finalizzata all'utilità. Linee semplici, pulite, piani di legno e soprattutto facilità per raggiungere ogni cosa, stoviglie, pentolame, tutto a portata di mano... avete presente quelle strutture che scendono dalle travi del soffitto alle quali sono appese le pentole, i mestoli e così via? Tipicamente Shaker!
E le mensole sulle quali riporre piatti e tazze, da prendere al volo?


Uno stile, che nella sua essenzialità e praticità, riesce a rendere invece calore e senso di accoglienza, al contrario di certe cucine molto "italiane" dove se non fosse per il nome potremmo davvero dubitare che in quelle stanze si sia mai cucinato un piatto di pasta!





Negli States e in Inghilterra esistono aziende che producono esclusivamente cucine in questo stile, in Italia possiamo trovarle presso piccole aziende di stampo quasi artigianale, ma creare la propria cucina shaker non è così difficile, infatti due modelli proposti da Ikea sono perfetti in questo senso: Lidingo e Adel si prestano magnificamente a un'interpretazione del genere, basta completare la composizione con dei bei ripiani in legno perchè sia subito shaker!